Il Ristorante Tradate è nato nel 1921, quando Guido Breveglieri, cuoco di origine bolognesi, avviò la sua attività di ristorazione e alloggio. Dopo un secolo Giulia e Flavia, pronipoti di Guido, affiancate dalla mamma Elena Breveglieri, hanno intrapreso la sfida di portare avanti la storia di questo locale.
Agli inizi dell’avventura, l’alloggio fungeva da stazione per le carrozze a cavallo e oltre alle camere per i viaggiatori era previsto un ricovero per i cavalli: l’insegna originale è lì a testimoniare un passato glorioso, di cui gli eredi del fondatore vanno giustamente orgogliosi. Il locale si affacciava sull’allora Corso Umberto I, aveva un campo da bocce, un grande orto e un pergolato per i pranzi all’aperto. Dopo la chiusura negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando il ristorante fu chiuso per servire esclusivamente come mensa per gli ufficiali che risiedevano nel Castello Stoppa, riprese l’attività negli anni del dopoguerra, quando Tradate era terra di industriali e artigiani che frequentavano assiduamente il Ristorante: fu allora che Guido venne affiancato nella gestione del figlio Bruno e da sua moglie Pina, che dopo la morte del suocero decise di costruire il suo nuovo Ristorante Alloggio Tradate in via Volta, realizzando grazie all’opera dell’architetto Adelmo Benzoni un ambiente ancora accattivante e attuale.
A 100 anni di distanza, Giulia e Flavia, nipoti di Pina e pronipoti di Guido affiancate dalla mamma Elena Breveglieri hanno deciso di rilanciare la sfida, con un lavoro di rinnovamento degli spazi affidato alle mani esperte dell’architetto Sergio Achini, per valorizzare la tradizione e portare avanti la storia della ristorazione tradatese.